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Generazione Z: scopriamo chi sono e i loro interessi

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La Generazione Z è il tuo target di riferimento? Vuoi scoprire chi sono e quali sono i loro interessi? Come conquistarli e inserirli all’interno di una strategia di marketing?

Per chi lavora nel web marketing è fondamentale conoscere la propria fascia di mercato, per strutturare al meglio la tattica comunicativa.

Per molto tempo si è parlato dei Millennials o Generazione Y, come il pubblico di riferimento perché più propenso al consumo.  Negli ultimi anni invece si sta facendo avanti un altro target, più esigente ed informato, più veloce e per questo difficile da intercettare e conquistare: la Generazione Z.

Uno studio di Ketchum sulla Z Generation  ha evidenziato come entro il 2020, rappresenterà il 30% degli acquirenti.
Ecco perchè molte aziende hanno la necessità di comunicare nel modo giusto a queste nuove personas, che hanno delle caratteristiche completamente diverse rispetto ai loro predecessori.

Generazione Z: significato e definizione

La generazione Z è conosciuta in diversi modi: Gen Z, Centennials, Post Millennials, iGen o Plurals.
Tutti termini che vengono usati per definire la generazione nata tra il 1995 e il 2012; sono circa 2 miliardi in tutto il mondo.

I primi a dare una definizione della generazione dopo i Millennials furono William Strauss e Neil Howe, usando il termine Homeland Generation.

Sotto questo termine si voleva descrivere la generazione nata e cresciuta all’indomani dell’attacco alle Torri Gemelle, avvenuto l’11 settembre 2001.
Si credeva, che i giovani di allora, ma anche quelli nati immediatamente dopo, sarebbero cresciuti in un clima di terrore. Questo si sarebbe tradotto in una generazione meno propensa a scoprire il mondo e a trovare la casa come il luogo più sicuro.

In seguito, si è cercato, di trovare un termine più adatto per definire gli adolescenti per differenziarli dai”fratelli maggiori”; i Millennials.

Si è fatto avanti il termine Generazione Z o Gen Z, per indicare quelli nati dopo la Generazione Y,  ma prima della Generazione Alpha che è quella dei bambini.

I giovanissimi sono anche chiamati iGeneration, per sottolineare, il rapporto tra i giovani e il mondo hi tech.

Sono tutti termini validi, per descrivere gli adolescenti di oggi che sono diventati un pubblico da non sottovalutare per la loro attitudine ad essere iperconnessi ed essere attenti alle novità del momento.

Identikit della Gen Z: i loro interessi

La Generazione Z è nata e cresciuta in un periodo di grandi instabilità sia economica che politica. L’attacco alle Torri Gemelle e la crisi economica sono i due eventi che hanno segnato la loro vita, facendoli diventare più realisti.

Uno studio approfondito condotto da Mckinsey ne delinea gli interessi e le attitudini*.

Gli adolescenti di oggi sono molto più informati, perché essendo dei nativi digitali, vivono costantemente connessi e questo ha, nel bene e nel male, influenzato il modo di vedere la vita.
L’utilizzo massiccio dello smarthphone ha cambiato il modo di socializzare, i gusti e le abitudini al consumo.

I Post Millennials hanno, rispetto ai loro predecessori, più fiducia in loro stessi. Questo perché i genitori li hanno cresciuti con l’ideale, della soddisfazione e della crescita personale.
Sono interessati alla carriera lavorativa, alla stabilità finanziaria e donano molta attenzione ai soldi, proprio perché sono cresciuti in piena crisi economica.
I genitori sono riusciti a responsabilizzare i loro figli sull’aspetto economico, ecco perché i Centennials sono consapevoli delle conseguenze finanziarie delle loro decisioni. I ragazzi di oggi hanno capito la necessità di costruirsi una attività fatta su misura per loro, in base ai loro interessi e passioni.

I giovani di oggi sono molto più informati e più prudenti, rispetto alla Generazione Y. Sembra infatti che rispetto ai Millennials vi è stato un netto calo sul consumo dell’alcol e sono più sensibili al tema della sicurezza in macchina.

La Z Generation e la tecnologia

La Z Generation è la prima generazione mobile first della storia, possono essere definiti a tutti gli effetti come la generazione 2.0.

Basta pensare che molti di loro sono nati con l’avvento dei social network e sono cresciuti con il tablet o l’iPhone. Invece delle parole usano gli emoji. Amano chattare e video chiamare e WhatsApp è tra i mezzi privilegiati.

Sono multitasking in grado di utilizzare contemporaneamente 5 dispositivi connessi ad internet.
Vivono in mondo in continuo mutamento e per questo hanno una forte propensione alla sperimentazione. E’ una generazione che sa muoversi agilmente con la tecnologia, ma che purtroppo è esposta ai rischi e alle insidie della Rete come cyberbullismo. Questo può portare a senso di inadeguatezza, scoraggiamento, deficit dell’attenzione e difficoltà a relazionarsi.

La Generazione Z e i social

Il modo di usare i social e le preferenze per questi ultimi sono completamente diverse rispetto ai loro predecessori.

La prima cosa da sapere è che hanno una soglia di attenzione bassissima solo 8 secondi e preferiscono la dimensione visual rispetto alla testuale. Ecco perché You Tube è il loro social preferito.
Facebook è considerato dai iGen un social da “vecchi” preferiscono di gran lunga Instagram. Hanno amato alla follia Snapchat, ma l’hanno anche subito tradito e abbandonato con i più visuali Musica.ly e poi Tik Tok.

Già da queste informazioni si capisce come stiamo in un altro pianeta rispetto ai Millennials.

I Centennials sanno che le aziende hanno accesso ai loro dati e sono perfettamente consapevoli che ricevono informazioni personalizzate. Sono molto attenti alla loro privacy e gli piace restare anonimi. Sanno che quello che viene postato in rete resta “per sempre” ecco perché preferiscono usare account fake o comunque scelgono i social dove non ci sono i genitori. Ecco spiegato perché Facebook è impopolare tra i giovanissimi.

L’anonimato è un elemento da tenere in considerazione per le aziende che devono proporre contenuti personalizzati a questo target.

I canali diretti sono la via migliore per intercettarli. Amano fornire feedback sui prodotti che provano e seguono i consigli degli influencer e dei vlogger. Ecco perché Youtube è la piattaforma preferita per verificare un prodotto che vogliono acquistare.

Ci troviamo di fronte a un pubblico tutto nuovo mutevole e in parte ancora sconosciuto, tutto da scoprire!

 

*https://www.mckinsey.com/industries/consumer-packaged-goods/our-insights/true-gen-generation-z-and-its-implications-for-companies


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