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Cos’è e come funziona Google Discover

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Google Discover, tra i tanti features di Google, emerge particolarmente nel panorama delle applicazioni utili agli utenti.

Progettato per arricchire la loro esperienza online, Discover offre agli utenti contenuti su misura basati sui loro interessi personali.

Esploriamo in profondità come funziona, come gli utenti possono personalizzare la loro esperienza e come gli editori possono assicurarsi che i loro contenuti siano visibili.

Cos’è Google Discover?

Google Discover è una funzionalità di Google che propone agli utenti contenuti in linea con i loro interessi.

Come funziona Google Discover?

La funzionalità Discover di Google seleziona i contenuti adatti ai suoi utenti basandosi sulla loro attività sul web e sulle app.

Come posso pubblicare i miei contenuti in Google Discover?

Per apparire in Discover, i contenuti devono essere indicizzati da Google e conformi alle sue normative specifiche.

Approfondiamo i 3 punti precedenti.

1 – I primi 2 punti ci permetteranno di esplorare meglio i dettagli di questa funzionalità di Big G, sempre più in crescita, lato utente.
2 – Il terzo punto ci permetterà di vedere come un autore o un developer può far pubblicare i suoi contenuti su Google Discover.

Discover di Google: cos’è e a cosa serve?

Google Discover rappresenta una delle risposte che Google ha proposto ai nuovi comportamenti degli utenti sul web, sempre più incentrati su smartphone e tablet.

Il futuro di Internet è in mobilità e Google l’ha capito. Per questo ha pensato per tutti i device mobili una sezione di ricerca apposita in cui far comparire informazioni e news personalizzate sulla base dei dati precedentemente raccolti. Google Discover è l’informazione personalizzata data driven che Big G propone agli utenti, in modo da garantire un’esperienza di navigazione facilitata e gradevole.

Come funziona e come usare Discover?

Il mondo online è saturo di contenuti e informazioni, ed è sempre più difficile filtrare gli argomenti di reale interesse. Per questo Google ha implementato una funzione di ricerca basata sugli interessi e le preferenze degli utenti, che gli utenti possono a loro volta personalizzare.

Google Discover, infatti, altro non è che un hub di contenuti che Google propone agli utenti sulla base delle loro ricerche e attività online quotidiane, o anche sulle preferenze impostate manualmente su Google Discover stesso. 

Vediamo come un utente può usare Google Discover passo passo.

Dove si trova Google Discover?

Trattandosi di una risorsa integrata nell’applicazione di Google, la funzione Discover si trova automaticamente in tutti i dispositivi Android, ma può essere facilmente attivata anche su iOS. 
Discover è accessibile in vari modi:

  • Tramite l’app Google.
  • Su google.com dal browser di dispositivi Android.
  • Scorrendo verso destra dalla schermata Home su alcuni dispositivi.

Per ora non è ancora disponibile su Desktop, ma potrebbe arrivare presto anche qui.

google discover

Come attivare Discover?

Se si è in possesso di un Android, Discover è attivo automaticamente. In generale, per attivare Google Discover, basta aprire l’app Google e procedere poi toccando i “tre puntini” per aprire le “Impostazioni” dove attivare l’opzione “Discover”.

Come Google decide i contenuti in Discover

Google seleziona i contenuti per Discover basandosi su informazioni ricavate dalle ricerche e dalle azioni dell’utente.

Queste includono:

  • Attività web e app.
  • Informazioni sulle app dei dispositivi.
  • Informazioni dei contatti dai dispositivi.
  • Risultati personali.
  • Cronologia delle posizioni.
  • Impostazioni di posizione.

Quindi, tutti questi dati in possesso di Google possono essere elaborati dall’intelligenza artificiale che proporrà argomenti simili, senza necessità di fare altre ricerche specifiche.

L’utente riceverà aggiornamenti personalizzati sui suoi interessi specifici, come la squadra preferita o il magazine e il sito di notizie più letto, direttamente sull’app Google o tramite il browser del suo smartphone, senza la necessità di effettuare ricerche attive.

Come appaiono i risultati di Google Discover?

Google Discover si distingue per non ordinare le notizie cronologicamente, ma per adattarle agli interessi dell’utente, migliorando così l’esperienza di navigazione rendendola più piacevole e mirata.
Sulla base dei dati di ogni utente Google crea un notiziario su misura, contenente news, immagini, video, podcast: tutto viene presentato come un flusso continuo di link e immagini, sempre a portata di mano e di click, in continuo aggiornamento e in qualunque momento.

Come personalizzare Discover

Le notizie e i contenuti proposti possono anche essere basati su indicazioni precise date da parte dell’utente, selezionando nelle impostazioni categorie ed argomenti di interesse.

Per personalizzare i contenuti in Discover, si può agire dall’app di Google o da google.com.

Per attivare l’Attività web e app, che L’Attività web e app salva le tue ricerche, la cronologia di navigazione e altre attività nel tuo Account Google:

  • Apri l’app Google su Android.
  • Tocca l’immagine del tuo profilo, poi “I tuoi dati nella Ricerca”.
  • In “Controlli per tutti i prodotti Google”, attiva l’Attività web e app.

Per attivare i risultati personali:

  • Segui lo stesso percorso sopra menzionato, poi attiva “Risultati personali”.

Per scegliere gli aggiornamenti da ricevere:

  • Gestisci gli argomenti da seguire o smettere di seguire.
  • Ripristina argomenti o fonti precedentemente rimossi.

Per modifica la frequenza dei contenuti in Discover:

  • Nella scheda di un argomento, seleziona “Mi piace”.
  • Per vedere i contenuti che ti sono piaciuti, vai a “Scopri i Mi piace”.

Va detto che solo l’utente può vedere le storie che preferisce, ma le sue scelte possono essere condivise anonimamente con gli editori.

Per disattivare la personalizzazione in Discover:

  • Disattiva i risultati personali.

E con la privacy come la mettiamo?

La privacy degli utenti assume un’importanza cruciale quando si tratta di servizi. Per il feed di Discover, Google utilizza vari dati degli utenti, tra cui l’attività web e app, la cronologia delle ricerche, la localizzazione e le interazioni con altri prodotti Google.
Sebbene questa personalizzazione possa migliorare significativamente l’esperienza utente, è evidente che entra in questioni relative alla privacy e alla gestione dei dati personali. Google afferma di adottare misure rigorose per proteggere la privacy degli utenti, non abbiamo modo di verificare, però, fino a che punto.

Ciò che possiamo controllare, come visto, è il livello di personalizzazione attraverso le impostazioni dell’account: abbiamo la possibilità di disattivare totalmente l’Attività web e app o i Risultati personali. Possiamo anche gestire i nostri dati, visualizzando e cancellando la cronologia delle attività, o decidere quali informazioni vengono utilizzate per personalizzare l’esperienza su Discover.

Ogni utente dovrebbe adottare queste precauzioni per mantenere un equilibrio tra la fornitura di un servizio utile e la salvaguardia della propria privacy.

Passiamo ora al punto di vista di chi vuole far pubblicare i suoi contenuti su Discover, come per esempio un giornalista, un blogger o un developer.

Come apparire su Google Discover?

Semplice: esattamente allo stesso modo in cui si appare nella SERP di Google. È lo stesso Google a specificarlo nelle proprie pagine di supporto, affermando come Discover segua gli stessi principi EEAT dei siti. Questo significa che l’inclusione in Discover non è garantita. A fare la differenza, quindi, è sempre il posizionamento web del sito e la sua ottimizzazione SEO. Anche per questa nuova sezione, infatti, Big G premia la qualità e la pertinenza dei contenuti, nonché le funzionalità e la navigabilità del sito.

Come si riesce a comparire su Google Discover?

Per aumentare le possibilità di comparire in Discover, non è necessario utilizzare tag speciali o dati strutturati. Si possono invece seguire alcuni suggerimenti utili:

  1. Usare titoli di pagina che sintetizzino fedelmente i contenuti, evitando il clickbait.
  2. Includere immagini di alta qualità e grandi dimensioni, evitando di usare il logo del sito come immagine principale.
  3. Evitare di ingannare l’utente nei dettagli di anteprima (titolo, snippet, immagini) per attrarre più clic.
  4. Scegliere contenuti interessanti, che offrano una prospettiva unica o informazioni utili.
  5. Evitare contenuti che possano manipolare la curiosità degli utenti.

Cosa si può pubblicare in Discover?

Discover si concentra su contenuti come articoli e video, escludendo offerte di lavoro, petizioni, moduli, codici sorgente, o satira senza contesto.

I contenuti mostrati spaziano su vari argomenti, riflettendo al massimo gli interessi degli utenti. Anche contenuti meno recenti possono essere presentati se risultano utili e pertinenti. Se però un sito infrange le norme di Discover, potrebbero esserci azioni manuali segnalate nella sezione Sicurezza e azioni manuali della Search Console.

Quindi è consigliabile seguire le regole di Google non solo per creare contenuti di qualità, ma anche per evitare di essere rimossi dal flusso di notizie. L’AI che controlla i contenuti, utilizza il filtro SafeSearch per evitare contenuti scioccanti o inappropriati.

Pensare a contenuti interessanti e SEO oriented

In altre parole, per comparire e posizionarsi su Google Discover, occorre mettere a punto una strategia SEO completa che, proprio come l’ottimizzazione SEO, richiede un elemento fondamentale: la pazienza. Si tratta di un lavoro sul lungo periodo, in grado di migliorare la presenza e la visibilità online, conquistando la fiducia degli utenti e di Google.

Per realizzare contenuti di qualità, il primo passo è avere una strategia di comunicazione ben delineata su cui costruire un piano editoriale ben strutturato con un copywriting SEO oriented. Un altro elemento utile, lato SEO, è una link building interna al sito, con rimandi tra le varie sezioni, accompagnata da una link building esterna verso siti autorevoli, che aumenterà la fiducia di Google nei confronti del sito.

L’utilizzo di contenuti visivi in alta definizione come immagini e video, con didascalie e alt text pertinenti, sarà gradito dagli utenti e, di conseguenza, premiato dall’algoritmo. Tutto questo lavoro sarà fondamentale per scalare le posizioni nei risultati di ricerca e quindi avere anche una migliore chance di entrare in Discover.

Si dice Google Discover o Discovery?

Capita a volte, tra tanti termini usati per il marketing e per il web, di confondersi, specialmente quando le parole sono inglesi e particolarmente simili. Nel caso di Discover e Discovery, poi, diventa ancora più difficile, perché sono entrambi prodotti di Google. Per questo, quando le aziende che si rivolgono a noi chiedono chiarimenti, siamo pronti a dare qualche semplice dritta.

Che differenza c’è tra Google Discover e Discovery?

Google Discovery è una tipologia di campagna di Google Ads. Si distingue da altri tipi, come la Search o la Display, perché si avvicina di più al concetto di social ads.
Infatti, è una campagna visuale interattiva volta ad intercettare l’utente in fase di scoperta (discovery).

Google Discover, invece, è un flusso di notizie proposte da Google sulla base degli interessi dell’utente.

C’è un collegamento tra Discover e Discovery?

Sì. Gli annunci pubblicitari fatti nelle campagne Discovery possono apparire solo su Google Discover oltre che su Youtube e Gmail.Le campagne Google Discovery, infatti, posizionano gli annunci nella Homepage di YouTube, nella sezione “cosa guardare dopo”, nelle caselle “promozioni” e “social” di Gmail e, appunto, nella Pagina di Google Discover. Questo significa intercettare una rete di utenti vasta e variegata, da monitorare e verticalizzare impostando i segmenti di pubblico da raggiungere, inserendosi in maniera nativa nelle loro attività online.

Google ha creato questa tipologia di campagne pubblicitarie di annunci che compariranno anche nel feed Discover proprio per supportare ulteriormente questa feature, assieme ad altre aree dell’universo Google dalle enormi potenzialità ancora non completamente sfruttate.

Inserire le campagne Google Discovery nel piano di marketing

Una strategia di Google advertising, quindi, può affiancare le campagne Discovery alle classiche campagne Google Display , Google Search o Google Performance max. In questo modo, sarà possibile avere una presenza trasversale e diversificata su tutto l’universo Google, intercettando le query degli utenti, incuriosendoli con immagini accattivanti e invitandoli a scoprire nuovi prodotti e servizi sulla base delle loro preferenze.

Google News e Google Discover sono la stessa cosa?

No. Sono due prodotti separati, che si distinguono sia per la funzionalità che per lo scopo, anche se entrambi, alla fine, forniscono notizie sempre aggiornate.

Quali sono le differenze tra Google News e Google Discover?

Le differenze tra Google News e Google Discover derivano dal modo in cui vengono selezionati i contenuti per l’utente. Infatti, anche se entrambi i servizi mirano a fornire aggiornamenti, Google News è “solo” un aggregatore di notizie e funziona come una vera e propria rassegna stampa: offre agli utenti un panorama completo degli eventi globali mostrando eventi e fatti che, pur non essendo strettamente legati agli interessi personali dell’utente, hanno un’importanza rilevante a livello nazionale o internazionale.

Insomma, Google News si rivolge ad un pubblico più ampio rispetto a Google Discover, che invece propone notizie più personalizzate.

Le notizie intorno all’utente

Offrendo agli utenti contenuti altamente rilevanti senza la necessità di ricerche attive, Google Discover rappresenta un salto qualitativo nella personalizzazione dell’esperienza web. È diventato dunque uno strumento indispensabile per navigare nel vasto mare di informazioni disponibili online, adattando in modo intuitivo i contenuti alle preferenze individuali.

D’altra parte, per i creatori di contenuti è un’opportunità unica di aumentare la visibilità e l’engagement in modo organico, una sorta di chiave di accesso ad un pubblico interessato anche in una fase non attiva di ricerca.

Google punta molto su questo strumento e Discover continua a evolversi insieme ai progressi dell’AI (machine learning): chi si occupa di marketing e comunicazione non può sottovalutarlo.


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Raffaella Roani

Raffaella Roani è una giornalista specializzata in new media, digital tech e brand reputation. Con una formazione accademica tecnico-scientifica in ingegneria e un profondo interesse personale per le arti visive, il teatro, il cinema e la musica, nella sua carriera fonde competenze analitiche e tecnologiche con una spiccata sensibilità creativa. Co-fondatrice di ARvis.it, attualmente è responsabile dell'ufficio stampa presso The PropTech Company e direttore responsabile di EZ Rome e ArreCasa.