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5 consigli per creare una dashboard comprensibile

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Monitorare i dati è fondamentale per una comunicazione online strategica: ecco 5 consigli per realizzare dashboard personalizzate che permettono di tenere sotto controllo tutte le attività online.

Aziende, enti, studi professionali, attività commerciali o liberi professionisti hanno ormai necessità di tenere sotto controllo i dati che trattano e i loro flussi. Hanno quindi bisogno di piattaforme, o dashboard, per monitorare dati e insight in modo da agire in maniera precisa e controllata anche e soprattutto in azioni di marketing.

Ma come rendere tutto più facile da capire e usare?

Sempre più spesso si sente parlare di insight, di azioni di marketing data-driven e di strategie supportate dai dati. Altrettanto spesso, però, questi dati sono difficili da raccogliere ed è ancora più complicato leggerli. Tra categorie imperscrutabili e termini in inglese, i dati che sembrano così oggettivi e precisi iniziano a sfumare.

Ecco perché è meglio raccogliere questi dati in un unico pannello di controllo, intuitivo e di facile lettura, per monitorare la situazione.

Dashboard: cos’è e a cosa serve

La dashboard è un pannello di controllo in cui vengono raccolti i dati dei vari touch-point online. Le dashboard, infatti, possono servire per monitorare l’andamento delle campagne pubblicitarie su Facebook o su Google, ma anche per visualizzare le performance del sito web.

La funzione principale delle dashboard è proprio quella del monitoraggio e della visualizzazione dei dati. Attraverso grafici e tabelle queste piattaforme mostrano in maniera analitica ed esaustiva i numeri della propria attività online.

Poiché i touch-point aziendali online sono molteplici, anche le dashboard dovranno contenere diverse sezioni per ogni canale. Oppure, si può fare affidamento ai singoli pannelli di controllo di ogni strumento di comunicazione.

Dashboard Facebook per professionisti: uno strumento fondamentale

Tra i principali canali di comunicazione online per aziende e professionisti c’è Facebook. Dalla Pagina aziendale su Facebook con cui condividere contenuti pertinenti secondo un piano editoriale ben studiato alla pubblicità, sono tante le informazioni da tenere sotto controllo su questa piattaforma.

Ecco perché Facebook stesso ha implementato la dashboard per professionisti, una sezione dedicata a coloro che professionalmente gestiscono la Pagina Facebook e l’account pubblicitario di un’azienda.

In questa sezione è possibile vedere gli insight della Pagina, tra cui la copertura dei post, i nuovi “mi piace” alla Pagina, i dati demografici del pubblico della Pagina. Da qui, inoltre, è possibile accedere al centro inserzioni e alla Business Suite, per pubblicare e pianificare post e campagne pubblicitarie. Un altro aspetto molto importante è quello relativo all’ “accesso alla Pagina”, con cui si gestiscono le autorizzazioni e i ruoli per coloro che devono accedere e utilizzare la Pagina.

Insomma, la dashboard per professionisti di Facebook permette di avere una panoramica della propria Pagina aziendale e di accedere alle sezioni prettamente pubblicitarie per monitorare le inserzioni e ricavare report sulle performance delle campagne.

I creator non possono fare a meno delle dashboard Instagram

Rimanendo all’interno del circuito Meta, un’azienda può decidere di aprire un account Instagram ufficiale per la propria attività. Si tratta di una mossa intelligente soprattutto per determinati settori commerciali, perché Instagram è un social che permette di comunicare in maniera molto diretta e coinvolgente. La gestione dell’account Instagram, però, richiede molta attenzione.

Ecco perché direttamente dall’applicazione è possibile accedere alla dashboard per professionisti, visto che Instagram è un social esclusivamente orientato al mobile. In poche parole, si potrebbe dire che Meta ha adattato al canale Instagram la dashboard che era stata studiata per Facebook. Su Instagram, in particolare, è possibile accedere agli insight dell’account (account raggiunti, contenuti pubblicati, crescita dei follower), agli strumenti pubblicitari per creare inserzioni direttamente dall’app e ad una sezione dedicata alla ricerca di ispirazioni per lasciarsi ispirare dai contenuti virali.

Con la dashboard Google si tiene tutto sotto controllo

Anche Google ha implementato un pannello di controllo unico per monitorare tutte le risorse associate al proprio account Google. Google dashboard, infatti, è una piattaforma in cui vengono illustrate e raccolte tutte le attività svolte dall’account Google e le risorse ad esso associate: Google Analytics, campagne pubblicitarie su Google, caselle di posta elettronica Gmail, file salvati su Google Drive, e così via.

Oltre a questa schermata riepilogativa, però, Google ha lanciato un’altra piattaforma specifica per il data management. Looker Studio è, infatti, l’evoluzione di Google Data Studio, una dashboard personalizzabile ricavabile dalla suite di Analytics in cui gestire i dati e creare report informativi sulle attività online.

Perché creare dashboard personalizzate per visualizzare meglio i dati

Ovviamente, anche altri social e business platforms di advertising, oltre a quelle citate, hanno le loro piattaforme di raccolta dati, per evidenziare dati e insight delle attività svolte su quello specifico canale. Eppure, questa molteplicità di forme e sistemi di ordinamento dati rischia di ottenere l’effetto opposto: invece di aumentare il controllo si rischia di perdere di vista i dati importanti.

Per un approccio alla comunicazione davvero data driven, e quindi una strategia scientifica, la mossa ideale è quella di riunire i dati più importanti di ogni piattaforma in un’unica dashboard. Creare dashboard personalizzate serve ad avere una visualizzazione dei dati più rilevanti in maniera unitaria, coordinata e integrata, in modo da poter leggere a 360° le performance delle varie attività online con un unico strumento che integra tutto.
Non solo: le dashboard messe a disposizione dalle piattaforme sono statiche e fisse, mentre realizzare dashboard personalizzate permette di personalizzare il layout e la grafica. Questo significa creare pannelli di controllo su misura, ad hoc per le proprie necessità, inserendo grafici, tabelle e colori secondo le proprie esigenze di lettura.

Uno strumento per realizzare dashboard personalizzate e personalizzabili è proprio Google Looker Studio, ma sul mercato sono presenti anche altri DMP, ovvero piattaforme di gestione dei dati che consentono di realizzare pannelli di controllo su misura.

I nostri 5 consigli per creare una dashboard comprensibile

Ma come creare una dashboard chiara e comprensibile? Ecco i nostri 5 consigli!

1) Keep it simple: solo KPI rilevanti

I dati online sono tantissimi e proprio per questo è facile fare confusione. Non solo: avendo a disposizione una grande quantità di dati si corre il rischio di concentrarsi su vanity metrics e perdere di vista le questioni davvero rilevanti.

Una dashboard personalizzata, per essere vincente, deve essere sintetica e analitica. Al suo interno bisogna far confluire solo i KPI davvero utili per il raggiungimento dei propri obiettivi. Poche sezioni e pochi elementi ma davvero di valore: così la dashboard sarà comprensibile e utile.

2) Utilizzare i colori

L’impatto visivo della dashboard deve favorirne la lettura e la comprensione al primo sguardo. Per questo l’utilizzo dei colori è un fattore fondamentale per la fruibilità della dashboard.

Per esempio, utilizzare colori diversi per i diversi obiettivi può essere una mossa vincente per favorire la comprensione dei dati.

3) Scegliere i giusti grafici

Avere dei numeri spiattellati in ordine e tabelle non aiuta a capire le performance delle attività. Molto meglio quando questi numeri vengono trasformati in grafici che visivamente e intuitivamente fanno capire l’andamento delle attività online.

Non tutti i grafici, però, sono uguali. Vanno scelti i formati opportuni a raccontare al meglio i dati che servono: è ovvio che gli andamenti delle campagne rispetto al tempo richiedono grafici diversi da quelli usati per le percentuali delle buyer personas. Ma va anche detto che non tutti gli utenti percepiscono gli stessi grafici allo stesso modo. C’è chi si trova meglio con i grafici bidimensionali e chi invece preferisce i 3d, o chi ha bisogno di dati direttamente sul grafico o ancora chi ha bisogno di legende onnipresenti che raccontino chiaramente i dati. Insomma, bisogna trovare i modelli grafici con cui si ha più dimestichezza in modo da creare una dashboard su misura per le proprie esigenze.

4) Interattività

Numeri e dati servono a fotografare una precisa campagna pubblicitaria o una particolare pagina del sito web. Perché, allora, non inserire un rimando a quella inserzione o a quella sezione del sito?

Così, con un semplice click, sarà possibile passare dal grafico alla creatività, avendo una visione più completa di quello che si sta analizzando.

Soprattutto per le pubblicità, questo passaggio si rivela essere fondamentale. Le campagne pubblicitarie, infatti, devono gran parte delle proprie prestazioni alla creatività multimediale. Creare una connessione diretta tra creatività e risultati può aiutare a stabilire le strategie future.

5) Aggiornamento continuo

Sul web niente rimane fermo e uguale a sé stesso per molto tempo. Le piattaforme sono in continua evoluzione, così come gli algoritmi di Google e le abitudini di utilizzo degli utenti. Allo stesso modo, neanche le dashboard possono mai definirsi immutabili e definitive.

Non solo: nel corso del tempo cambiano le strategie di comunicazione e i canali delle attività online di un’azienda.

Ecco perché le dashboard devono essere predisposte per accogliere cambianti ed evoluzioni, fornendo sempre nuove soluzioni su misura.

Progetti di unire tutti i dati utili in una dashboard personalizzata fatta su misura per le esigenze della tua attività?

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