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LinkedIn: come funziona e quali strategie usare

Accesso a LinkedIn da smartphone
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Perché un professionista dovrebbe essere presente su LinkedIn? Come funziona e quali sono e i vantaggi di questo social network rispetto a tutti gli altri? Cerchiamo di scoprirlo in pochi e semplici passaggi.

Il primo dato da tenere in considerazione è la costante crescita che LinkedIn sta attraversando. Alla sua nascita era stato un po’ snobbato, soprattutto in Italia. Ma da allora sono passati quasi vent’anni e molte cose sono cambiate, spostandosi sempre di più nel mondo digitale. Tra queste c’è ovviamente la comunicazione. Ma il vero cambiamento è stato nel mondo del lavoro, nel modo in cui si creano le reti professionali e in cui si incontrano domanda e offerta.

Ma LinkedIn non è solo una vetrina per cercare lavoro e inviare la propria candidatura. O meglio, non è più solo questo. È un social a tutti gli effetti, con utenti attivi che pubblicano contenuti, con community di persone che interagiscono tra di loro. LinkedIn rappresenta la online dove si costruiscono i network professionali, quelle reti di relazioni che hanno il lavoro e gli interessi lavorativi come collante.

Un social professionale

La caratteristica che fa di LinkedIn il social network ideale, tanto per il B2B quanto per il B2C, è la professionalità. Non è una piattaforma pensata e creata per intrattenere, o molto più banalmente occupare il tempo libero. È un luogo di incontro a livello lavorativo. Non tutto il lavoro si svolge però in ufficio o in sede; o meglio, non tutte le operazioni lavorative hanno come finalità la produttività immediata. Ci sono dinamiche molto più sottili: la costruzione di una rete di relazioni, di rapporti di fiducia, lo scambio di opinioni e di idee, il confronto tra diverse posizioni.

Ecco, LinkedIn consente di fare tutto questo, e soprattutto di farlo bene. Curare il proprio profilo, o quello della propria azienda, pubblicando contenuti di qualità e interagendo con quelli altrui, è il primo passo per la creazione di un network professionale che duri nel tempo. Basta guardare i numeri: gli ultimi dati riportano 15 milioni di utenti attivi su LinkedIn in Italia. E in questo caso è la qualità a fare la differenza, perché si tratta di persone inserite nel mondo del lavoro o che al suo interno cercano la loro strada. Il pubblico di LinkedIn è un pubblico attento, serio e professionale, perché in gioco c’è la propria immagine e reputazione a livello lavorativo.

Profilo e network su LinkedIn

Come per tutti i social, e più in generale per il mondo online, gli aspetti fondamentali anche per LinkedIn sono due: presenza e costanza. Per prima cosa va creato il profilo, che da un lato è una sorta di curriculum digitale in costante aggiornamento, dall’altro deve essere più dinamico e coinvolgente. Non basta scrivere la propria formazione ed esperienza, è importante inserire un riassunto, un sommario, una sorta di biografia che vada oltre i semplici ruoli e numeri.

E poi c’è la questione contenuti. La regola fondamentale è che per essere interessanti bisogna prima essere interessati. Questo significa che non bisogna limitarsi a pubblicare, saltuariamente o meno, i propri contenuti. È necessario interagire con la propria rete, commentare e inserire reaction ai post degli altri utenti. In questo modo si crea un rapporto con i collegamenti già presenti e si creano i presupposti per ampliarli.

A proposito di pubblicazione dei contenuti, LinkedIn come tutti gli altri social necessita di un piano editoriale. Essere presenti online non è sinonimo di essere visibili. Bisogna essere costanti, avere una sorta di ritmo e cadenza nella condivisione dei contenuti. Altrimenti si rischia di scomparire, e non essere visibili su LinkedIn è al giorno d’oggi quasi come non esistere nella realtà.

La strategia

Chiaramente, non c’è una maniera univoca di comunicare su LinkedIn. Molto dipende da quali sono gli obiettivi, se si tratta di un’attività B2B o B2C. Ci sono però degli standard da mantenere e dei consigli e delle strategie di marketing da attuare in ogni situazione.

Prima di tutto il tono di voce. Come detto, LinkedIn è un social network professionale, e dunque richiede un linguaggio e un comportamento consoni. Questo non significa essere pesanti, si può sempre usare l’ironia, che anzi è molto apprezzata. Ma ogni battuta ha il suo momento e il suo modo di essere esposta. Dal momento in cui si parla con potenziali clienti, è importante risultare competenti e sicuri, proprio per trasmettere un’idea di affidabilità.

Infine, c’è tutta la questione legata all’adv. Vale la pena investire in campagne pubblicitarie su LinkedIn? La risposta è sì, per tutti i motivi elencati finora. Il bacino di utenza è quello ideale, perché costituito da professionisti o aspiranti tali. La possibilità di espandere il proprio network professionale e acquisire potenziali clienti è maggiore rispetto agli altri social, come dimostrato da un ROI nettamente più alto. L’idea è che su LinkedIn si predilige la qualità rispetto alla quantità. Per questo è il social perfetto per lead generation e conversioni dirette.


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