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Come rendere un sito sicuro? Le 3 regole minime

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Come rendere un sito sicuro? Ci sono almeno tre regole da seguire, con alcune best practice che possono migliorare e aumentare la protezione del proprio sito web.

Il sito web professionale è il primo passo per portare online la propria attività. Avere un sito web costituisce la base della propria presenza e visibilità online, fondamentale per implementare il business in un mondo sempre più digitale. Ma avere una presenza online significa anche essere consapevoli delle minacce alla sicurezza che ne derivano.

È necessario capire, infatti, che avere un sito web significa anche essere a rischio di attacchi malevoli. Così come un negozio o uno store fisici possono essere oggetti di furti e atti vandalici, lo stesso può accadere, spesso in maniera ancora più subdola, per il sito internet. Per questo motivo è importante adottare le misure necessarie adeguate a proteggere il vostro sito web.

Il termine “adeguato” è la chiave di tutto. Nessun sito può essere inviolabile al 100%: è impossibile.

Come per il negozio fisico che adotta vetrine blindate e serrande rinforzate, un sito può essere reso più sicuro e più resistente agli attacchi. Se però l’attaccante ha le risorse adeguate non c’è difesa che tenga. Proprio come per i negozi fisici, che sono sicuri per la maggior parte dei tentativi di scasso più comuni, ma che sono comunque vulnerabili ad attacchi degli specialisti dello scasso.

Per messa in sicurezza di un sito web intendiamo il rafforzamento delle protezioni del sito da attacchi dannosi, violazioni dei dati e altre minacce alla sicurezza informatica.

Rendere sicuro un sito web comporta l’implementazione di varie misure di sicurezza, come firewall, software antivirus e protocolli di crittografia. Inoltre, è necessario educare sia il personale che gli utenti all’importanza della sicurezza del sito web.

Tipi di minacce al sito web

Per rendere un sito web adeguatamente sicuro bisogna prima capire con quali rischi si potrà avere a che fare.
L’idea alla base della cybersecurity, infatti, sta proprio nella conoscenza dei possibili attacchi e delle proprie vulnerabilità. Solo così sarà possibile attuare un piano di sicurezza informatica in grado di proteggere la propria attività.

Quando si parla di sicurezza di un sito web, ci sono diversi tipi di minacce di cui bisogna essere consapevoli. Tra le più comuni si trovano

1) Malware: i malware sono software dannosi che infettano il sito web e ne causano il malfunzionamento, mettendo a repentaglio l’incolumità di dati e informazioni sensibili. Nel linguaggio comune sono chiamati virus.

2) Hacking: un attacco hacker è il tentativo di accesso non autorizzato ai dati o al codice di un sito web. Gli hacker non sono necessariamente malevoli, anzi la maggior parte contribuisce alla crescita della tecnologia, ma comunemente la stampa usa il termine hacker come sinonimo di cybercriminale. Gli hacker malevoli tentano accessi illegittimi con l’obiettivo di rubare informazioni sensibili, estorcere dati per poi diffonderli in rete e chiedere un risarcimento. L’attacco hacker, oltre a rischiare di causare gravi perdite finanziarie, è un pericolo anche per la reputazione dell’azienda.

3) Phishing: il phishing è un tentativo di frode informatica con cui, tramite e-mail o messaggi che sembrano provenire da una fonte legittima, si cercano di sottrarre all’utente dati sensibili.

4) Denial of Service (DoS): Gli attacchi DoS sono un tipo di attacco informatico che tenta di rendere indisponibile un sito web o una rete inondandola di un eccesso di traffico o richieste.

Come rendere un sito sicuro: ecco le 3 regole

A fronte di questi tipi di minacce informatiche, è necessario prendere le giuste misure di sicurezza per proteggere il proprio sito web. La protezione del sito è essenziale per gestire un business online di successo.

Un sito è sicuro se sono ben progettati e configurati tutti i processi di protezione da tutte le tipologie di attacchi dannosi e non autorizzati. Una sicurezza completa del sito web si compone di una combinazione di misure diverse, tra cui misure di sicurezza tecniche, come firewall e software antivirus, e misure non tecniche, come l’educazione e la consapevolezza degli utenti.

È possibile stabilire tre regole minime per rendere un sito sicuro.

1) Aggiornamento costante dei software

Il primo passo è assicurarsi che tutti i software siano aggiornati. Questo significa che dovranno essere periodicamente aggiornati gli hosting e i server su cui si appoggia il sito, nonché il sistema operativo e tutte le applicazioni e i plugin in uso.

Non bisogna dimenticarsi, infatti, che il mondo digitale è un mondo che va velocissimo dove si diffondono rapidamente nuove modalità di attacchi alla sicurezza digitale. Un aggiornamento costante dei software serve a garantire che eventuali vulnerabilità di sicurezza vengano corrette.

2) Audit sicurezza informatica periodica

La sicurezza informatica e digitale non deve essere intesa come operazione una tantum. Come detto, il mondo di Internet è in costante aggiornamento e lo stesso deve accadere per i propri touch point digitali, tra cui il sito web.

Ecco perché la seconda regola da seguire per mantenere sicuro un sito web è quella di eseguire regolarmente una scansione del sito stesso. L’audit di sicurezza informatica, se svolto in modo periodico e strategico, è in grado di identificare   potenziali problemi di sicurezza e, di conseguenza, permette di prendere provvedimenti per risolverli prima che diventino un problema.

3) Sistemi di protezione

La terza regola è quella di implementare i protocolli di sicurezza digitale. Si tratta di installare i corrispettivi informatici dei sistemi antifurto e delle telecamere di sicurezza. Questi protocolli, infatti, sono progettati per proteggere il sito web dalle minacce più comuni, nonché per rilevare e bloccare il traffico dannoso.

L’attuale protocollo di sicurezza più avanzato è il protocollo HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) che aiuta a criptare la connessione tra il browser dell’utente e il server, proteggendo i dati dell’utente da potenziali attività dannose.

Per attivare il protocollo HTTPS, è necessario installare un certificato SSL che permette di creare una connessione crittografata tra utente e server. Stabilire una connessione protetta da tali sistemi è fondamentale: criptare i dati inviati e ricevuti dal sito web significa impedire ai malintenzionati di intercettare tali dati.

Un altro sistema di protezione è costituito da firewall e WAF, ovvero firewall per applicazioni web. Il firewall è un software o un hardware progettato per proteggere il sito web dal traffico dannoso. La sua funzione è monitorare il traffico di rete in entrata e in uscita e bloccare qualsiasi traffico ritenuto dannoso o sospetto. In altre parole, il firewall agisce come filtro tra il sito e la rete. Tutto il traffico che passa attraverso il firewall viene ispezionato e bloccato se ritenuto dannoso o sospetto. I firewall possono anche essere utilizzati per applicare le regole di controllo degli accessi, consentendo agli amministratori di limitare i tipi di traffico che possono accedere al sito web.
Il WAF è un tipo di firewall specializzato, progettato per proteggere le applicazioni web da attacchi dannosi. I WAF sono progettati per proteggere dagli attacchi specifici delle applicazioni. Il funzionamento è più o meno lo stesso dei firewall tradizionali: i WAF funzionano ispezionando il traffico in entrata e bloccando quello ritenuto dannoso o sospetto.

Consigli extra per rendere sicuro un sito

La sicurezza di un sito non si ferma alle misure tecniche ma dipende anche dall’educazione del personale alla cybersecurity. Tutti coloro che hanno accesso al sito dovranno utilizzare password forti e l’autenticazione a due fattori per proteggere gli account.

Come devono essere le password di accesso ad un sito sicuro

Le password non devono contenere informazioni personali facilmente individuabili e devono essere lunghe almeno otto caratteri. Devono inoltre includere una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. Può sembrare una scocciatura, ma è fondamentale affinché la password sia difficile da scoprire. È inoltre opportuno evitare di utilizzare la stessa password per più account.

Un codice temporaneo per garantire l’identità

L’autenticazione a due fattori è un ottimo sistema per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza al sito web. Questo passaggio richiede agli utenti di inserire un codice che viene inviato al loro dispositivo mobile quando effettuano l’accesso. In questo modo si garantisce che solo gli utenti autorizzati ed identificati possano accedere al sito web.

Aggiornamento del personale in termini di cybersecurity

Il consiglio extra per rendere un sito sicuro, quindi, è assicurarsi che il personale sia adeguatamente formato sulla sicurezza delle informazioni.

Questo significa una formazione in termini di cybersecurity: come identificare le truffe di phishing, come individuare un codice maligno e come reagire a una violazione della sicurezza. È inoltre importante offrire al personale corsi di aggiornamento regolari sulla sicurezza delle informazioni.

Solo così il sito dell’azienda sarà sicuro. Un sito sicuro è un sito che funziona.


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